Sardegna,1792…
L’Azienda Agricola Falchi affonda le sue radici nel lontano passato. Un documento del 1792 registra gli affari agrari di Sisinnio Falchi “contadino e vaccaro” e più avanti anche notaio della città di Oristano, che intraprese le prime attività agricole e di allevamento di bestiame. Lo supporterà in questa attività il figlio Vincenzo occupandosi dei vari terreni di famiglia e di altri fondi presi in affitto dai vari referenti dell’allora Regno di Sardegna: numerosi “salti” sparsi nella fertile pianura della costa occidentale dell’isola, come le terre del Marchese d’ Arcais nell’ Ungroni di Terralba, il salto del Cirras ed altre tenute varie a Tiria, Villaurbana, Cabras, Palmas Arborea, Siamanna e Santa Giusta. Padre e figlio parteciparono attivamente alla mutualità del gremio dei contadini della città.
Dal 1845 sarà Giovannico Falchi, figlio di Vincenzo, ad occuparsi della gestione del patrimonio di famiglia. Eclettico cavaliere del lavoro, memorabile pioniere ed imprenditore di successo, fu il primo ad affiancare alla produzione agricola la preparazione industriale e la commercializzazione extracontinentale di conserve alimentari. Durante il Regno d’Italia fu anche sindaco di Palmas Arborea, arrivò ad amministrare diverse migliaia di ettari di terra ed ebbe l’intuizione di alternare l’attività agricola e dell’allevamento a quella immobiliare permettendo in tal modo all’azienda di famiglia di superare senza problemi il difficilissimo periodo economico caratterizzato dal primo conflitto mondiale e dalla successiva grande crisi finanziaria dei primi del Novecento.
Con la scomparsa di Giovannico Falchi, e col secondo conflitto mondiale alle porte, fu una donna che allora come ora, ebbe l’onore e l’onere di guidare l’azienda di famiglia: Marietta Falchi, quinta dei sette figli di Giovannico. Essendo i 6 fratelli stati richiamati a servire la Patria, Marietta utilizzò tutte le sue qualità manageriali e la sua caparbietà per condurre l’azienda durante il difficile ventennio fascista. Purtroppo non ebbe la fortuna dei fratelli più longevi come Vincenzo o Giuseppe Raimondo, di conoscere l’Italia repubblicana e vivere l’Europa pacificata, ma anche la sfortuna di vedersi espropriare gran parte di quei terreni, per essere riassegnati ai nuovi Enti di riforma fondiaria negli anni Quaranta del secolo scorso.
Colui che apporterà nuova linfa vitale ed imprimerà un nuovo sviluppo, determinante nella storia moderna dell’Azienda Agricola Falchi, sarà Antonio Falchi, penultimo dei cinque figli di Giuseppe Raimondo. Nato nel 1926, studia Scienze Agrarie a Pisa dove si laurea nel 1952. Dopo varie esperienze nell’OECE, per primo coniuga le buone pratiche dell’agricoltura meccanizzata con le opportunità che vengono offerte dal mercato comunitario che andava a prender forma proprio in quegli anni. Riforma le produzioni aziendali riducendo l’allevamento di bestiame per orientarle verso la coltura dei cereali ed in particolare del riso da seme, che coltiva in modo scrupolosissimo arrivando a produrre sementi di germinabilità elevatissima, che saranno puntualmente premiate nei concorsi nazionali da oltre quarant’anni. Nel 1978 fonda, insieme ad alcuni agricoltori di Vercelli, il marchio SA.PI.SE. tutt’oggi realtà cooperativa simbolo dell’eccellenza italiana per la commercializzazione, la ricerca e lo sviluppo delle sementi. La sua passione e vocazione per la terra trovavano riscontro nelle parole del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, divenute il suo motto:
..migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientela sempre più vasta, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se cosi’ non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi…
parole senza tempo, nelle quali ancora oggi credono fermamente Elisabetta, la sua famiglia e chi collabora con noi!